Francesco Totti
Francesco Totti (Roma 27 settembre 1976) è un calciatore italiano, attaccante e trequartista della Roma e campione del mondo con la Nazionale nel 2006.

Nel corso della sua carriera ha sempre giocato nella Roma, diventandone il capitano, il miglior realizzatore di tutti i tempi e l’uomo che ha totalizzato più presenze, sia per quanto riguarda il campionato che per le coppe europee. Attualmente è all’ottavo posto della classifica dei cannonieri della Serie A e primo tra i giocatori in attività. Nel 2004 è stato incluso nella FIFA 100, una lista dei 125 più grandi giocatori viventi, selezionata dalla FIFA stessa e da Pelè, in occasione del centenario della federazione.
Nel campionato di Serie A 2006/2007 ha vinto la classifica dei marcatori con 26 goal e la Scarpa d’oro come miglior realizzatore di tutti i campionati europei di calcio. Per gran parte della sua carriera ha ricoperto il ruolo di trequartista e di seconda punta, ma da alcuni anni ricopre il ruolo di prima punta, o meglio del centravanti di manovra, fornendo assist e idee di gioco, nonché goal.
Dotato di grande tecnica, è considerato uno dei maggiori talenti calcistici italiani degli ultimi 20 anni. Le principali peculiarità del suo gioco sono: una notevole visione di gioco, un eccellente controllo e protezione della palla, un’estrema precisione nei passaggi e un tiro micidiale, potente e preciso con entrambi i piedi.
Francesco Totti è nato a Roma il 27 settembre 1976. La sua prima squadra di calcio è la Smit Trastevere, per poi passare, nel 1986, alla Lodigiani. Nel 1989, a soli 13 anni, passa nelle giovanili della Roma. Nel 1993 conquista il suo primo successo, lo scudetto Allievi e con Luciano Spinosi, allenatore della Primavera, vince una Coppa Italia.
Nello stesso anno entra nel giro della prima squadra grazie a Vujadin Boskov, che lo fa esordire in Serie A a soli 16 anni, ma il debutto assoluto da titolare avviene il 16 dicembre 1993 in Coppa Italia. L’esordio da titolare in campionato avviene invece il 27 febbraio 1994. Nonostante una stagione negativa della Roma e un settimo posto finale, Totti totalizza 8 presenze in totale, a dimostrazione della fiducia riposta in lui dall’allenatore Carlo Mazzone.
Il 21 agosto 1994, durante un’amichevole estiva contro il Valencia, segna il suo primo goal, non ufficiale, allo Stadio Olimpico. Nella stagione 1994/1995 Totti segna il suo primo goal ufficiale in Serie A nella partita contro il Foggia.
In quell’anno scavalca, nelle gerarchie di squadra, sia Marco Branca che Roberto Muzzi, e nonostante la concorrenza dei suoi compagni, Balbo e Fonseca, colleziona 21 presenze e realizza 4 goal. A partire dalla stagione 1995/1996, Francesco Totti diviene titolare inamovibile della Roma, totalizzando 28 presenze e due goal in campionato, mentre in Coppa UEFA, 7 presenze e 1 goal contro l’Aalst.
L’anno successivo arriva in panchina della Roma l’allenatore argentino Carlos Bianchi, e per Totti, a causa del pessimo rapporto instauratosi con il nuovo tecnico, inizia un periodo difficile, tanto che si profila una sua possibile cessione alla Sampdoria o all’Ajax in un possibile scambio con il fantasista Jari Litmanen, ma il 9 febbraio 1997, all’Olimpico, si gioca il Torneo Città di Roma proprio contro l’Ajax ed il Borussia Moenchengladbach e Totti segna due goal, vincendo così il confronto con Litmanen. Il successo nel torneo cambia improvvisamente lo scenario e Carlos Bianchi, che aveva relegato Totti ad un ruolo subalterno e proponeva la sua cessione, viene esonerato.
Da quel momento Totti viene visto come punto di partenza per la nuova Roma e dichiara di voler restare, se possibile, fino a fine carriera. Gli anni con Zeman costituiscono per Totti un periodo di maturazione sia mentale che fisica. Dal punto di vista tecnico e tattico, sorprende chi denunciava una sua incompatibilità con i rigidi schemi del tecnico boemo e si mostra disposto al sacrificio e alla corsa, inoltre diventa fisicamente più potente e completo; dal punto di vista mentale e carismatico, assume sempre di più un ruolo di maggiore responsabilità.
Rifiuta il soprannome Pupone, che sente troppo stretto, e i compagni di squadra lo investono della maglia numero 10. La prima stagione con Zeman in panchina inizia bene. Totti approfitta della spregiudicatezza del modulo 4/3/3 per inquadrare di più la porta, far salire la squadra e servire assist in maniera più continua ai compagni. Il 9 novembre 1997 segna la sua prima doppietta in serie A allo Stadio San Nicola contro il Bari, confermandosi così tra le sorprese positive del campionato, tanto da essere valutata la sua presenza in Nazionale.
Si tratta quindi di un ottimo avvio di stagione, compromesso però quando lo scontro al vertice contro l’Inter di Ronaldo, si risolve con una sconfitta per 3 a 0 e un’espulsione di Totti per un fallo su Francesco Colonnese.
Inoltre, da questa partita Totti inizia un digiuno di goal e un periodo in cui la Roma mette insieme 3 vittorie, 4 pareggi e 3 sconfitte, allontanandosi dal vertice della classifica. Il digiuno di goal viene interrotto alla 22° giornata nella vittoria esterna contro il Napoli e da lì, fino alla fine del campionato, realizza 8 goal e contribuisce al quarto posto finale della Roma.
Durante la stagione seguente, il 31 ottobre 1998 Aldair gli cede la fascia di capitano e Totti viene nominato Guerin d’oro, ma la Roma vive un campionato altalenante e viene eliminata agli ottavi di Coppa Italia dall’Atalanta ai calci di rigore. Complessivamente, nelle stagioni 1997/1998 e 1998/1999, Totti realizza 30 goal in 70 partite. Il mercato della stagione del nuovo millennio, vede Fabio Capello al posto di Zeman. Il tecnico italiano, già vincitore con il Milan e con il Real Madrid, progetta di costruire una squadra competitiva attorno a Totti.
Nella Serie A 1999/2000 la Roma conclude il campionato al sesto posto e al termine della stagione Totti viene candidato, dall’Associazione Italiana Calciatori, come miglior calciatore italiano e vince il premio come miglior calciatore giovane. Per la stagione 2000/2001 la Roma acquista Gabriel Omar Batistuta e insieme a Marco Delvecchio e allo stesso Totti, grazie anche alla presenza di Vincenzo Montella, forma un tridente d’attacco incontenibile.
A dimostrazione di ciò, la Roma si laurea campione d’inverno nel girone di andata, con 6 punti di vantaggio sulla Juventus e sulla Lazio campione in carica. I giallorossi continuano la loro marcia anche nel girone di ritorno mantenendo vantaggi sempre rassicuranti sulle due inseguitrici.
Alla penultima giornata, Totti va a segno a Napoli e sembra consegnare lo scudetto alla sua Roma, ma a dieci minuti dalla fine gli azzurri pareggiano. A questo punto la Roma , per vincere lo scudetto, deve vincere in casa con il Parma all’ultima giornata; il 17 giugno 2001, nella bolgia di un Olimpico stracolmo, la squadra di casa s’impone per 3 a 1 grazie ai gol di Totti, Montella e Batistuta, diventando così campione d’Italia.
Totti è di nuovo nominato miglior calciatore italiano e viene incluso nella lista dei candidati al Pallone d’oro, classificandosi quinto. Il 19 agosto 2001 Totti vince con la Roma il secondo importante traguardo, la Supercoppa italiana, battendo la Fiorentina all’Olimpico per 3 a 0 e segnando il terzo goal, ma nel corso della stagione inizia ad accusare qualche acciacco fisico che lo accompagnerà per tutto il campionato.
Nonostante ciò segna 8 goal, due dei quali molto importanti: in Roma – Torino e nel derby di ritorno del 10 marzo 2002, vinto dalla Roma con un clamoroso 5 a 1. I giallorossi concludono il campionato classificandosi secondi dietro alla Juventus. Nella stagione 2002/2003 segna la sua prima tripletta in Serie A, mette la firma in Champions League, nella vittoria al Bernabeu contro il Real Madrid e riceve altri due oscar, come miglior calciatore italiano e come miglior calciatore in assoluto, ma queste sono le uniche soddisfazioni di quell’anno.
La stagione 2003/2004 la vive da protagonista. Si pone un ambizioso traguardo personale, raggiungere i 20 goal alla fine del campionato e ci riesce, consegnando il secondo posto alla sua Roma e vincendo il suo secondo Guerin d’oro.
Il 3 ottobre 2004, in Roma – Inter, Totti segna, con una punizione dai 30 metri , il suo gol numero 100 con la maglia della Roma.
La stagione però non è tra le migliori né per lui né per la squadra. Due mesi dopo il 100° gol, il 19 dicembre 2004, segna una doppietta in Roma – Parma e giunge così a 108 reti in campionato, diventando il miglior cannoniere della storia della Roma superando Roberto Pruzzo.
La Roma termina il campionato con un deludente ottavo posto, agguantando la qualificazione alla Coppa UEFA solamente in virtù dell’aver raggiunto la finale di Coppa Italia, persa contro l’Inter. La rivoluzione è inevitabile. Il tecnico Luciano Spalletti è il nuovo allenatore della Roma.
Nella primavera del 2005 Totti rinnova il contratto con la Roma fino al 2010. In questa stagione Totti, pur godendo di ampio spazio di movimento sul campo di gioco, fa il centravanti, ruolo che giova alla sua vena realizzativa; al termine della stagione realizza 15 gol, uno dei quali, quello segnato il 26 ottobre 2005 contro l’Inter, considerato da Totti stesso uno dei più belli della sua carriera.
Nel gennaio 2006, a margine del World Economic Forum tenutosi a Davos, Pelé spende parole di elogio per Totti, definendolo senza mezzi termini, il miglior giocatore del mondo. La Roma è inoltre protagonista di un record mai stabilito fino a quel momento, quello di 11 vittorie consecutive: ne fanno le spese Chievo, Treviso, Milan, Reggina, Udinese, Livorno, Parma, Cagliari, Siena, Empoli e Lazio.
Nel campionato successivo 2006/2007 la Roma non tiene il ritmo dell’Inter, ma Totti, dopo il grave infortunio della stagione precedente, dimostra di essere rigenerato. Riesce a battere il suo record personale di goal in un solo campionato, risalente al 2003/2004 con 20 goal, segnandone addirittura 26, 31 stagionali considerando anche Champions League e Coppa Italia. Eliminati malamente dal Manchester United, i giallorossi vincono la Coppa Italia contro l’Inter al quarto tentativo di altrettante finali, con un punteggio di 6 a 2 all’andata e 2 a 1 al ritorno. Totti vince così la sua prima Coppa Italia da capitano.
L’11 febbraio 2007, durante la partita contro il Parma, segna il suo 139° goal in Serie A, superando Enrico Chiesa e diventando così il miglior marcatore italiano fra i giocatori ancora in attività. Grazie al suo bottino di gol stagionali, il 17 giugno 2007 vince anche la Scarpa d’oro, che premia l’attaccante più prolifico d’Europa, contesa fino all’ultimo con il bomber olandese Ruud Van Nistelrooy.
Il 19 agosto 2007, a sei anni di distanza dalla prima, Totti vince la seconda Supercoppa italiana della sua carriera, battendo l’Inter per 1 a 0. Nella stagione che segue subisce un infortunio che lo tiene fuori diverse partite. A dicembre si posiziona decimo nella classifica finale del Pallone d’oro, ottenendo 20 voti. Al suo rientro, segna contro la Sampdoria e l’Atalanta in trasferta. Lo scontro diretto contro l’Inter termina 1 a 1 e Totti segna il gol del vantaggio. Segna poi contro il Parma e contro il Napoli.
Il 16 gennaio 2008 raggiunge un altro importante obiettivo, i 200 goal con la maglia della Roma. Il 28 gennaio 2008 vince il 5° oscar come miglior calciatore italiano e miglior cannoniere. Il 24 febbraio 2008 raggiunge un altro record, le 386 presenze in Serie A con la maglia giallorossa, eguagliando il primato precedentemente detenuto da Giacomo Losi (capitano romanista degli anni ‘60).
Tale record viene superato il 27 febbraio 2008 nella successiva partita di campionato contro l’Inter, presenza numero 387, e Francesco Totti diviene così il giocatore con più presenze in assoluto in Serie A nella storia della Roma. In Napoli – Roma del 9 marzo 2008, colleziona la 500a presenza complessiva con la maglia della Roma, ma il 19 aprile, nella partita casalinga contro il Livorno, subisce una lesione al legamento crociato anteriore del ginocchio destro che lo tiene fuori dal campo di gioco per diversi mesi.
La Roma vince per il secondo anno consecutivo la Coppa Italia , battendo l’Inter per 2 a 1 nella finale unica all’Olimpico. Totti non ha giocato la partita a causa dell’infortunio, ma è stato comunque lui ad alzare al cielo la sua seconda Coppa Italia. I goal di Totti a fine stagione, nonostante le moltissime assenze, sono 14.
Totti recupera ancora a tempo di record anche da questo infortunio e viene impiegato da Spalletti negli ultimi minuti della finale di Supercoppa Inter – Roma, il 24 agosto 2008. La sfida, finita in parità, si protrae fino ai calci di rigore, ma Totti fallisce il quinto e ultimo rigore che avrebbe assegnato alla Roma la Supercoppa Italiana. Il campionato 2008/2009 inizia con l’assenza di Totti, a causa di un pestone ricevuto da Maicon in Supercoppa.
L’annata non è delle migliori, ma con il passare dei turni di campionato, la Roma recupera la sua lunga lista di infortunati, tra cui Totti, che si rende protagonista nel derby, nella trasferta di Lecce e nella gara interna con la Fiorentina. L’8 novembre 2008 taglia il traguardo delle 400 presenze in Serie A. Il 19 aprile 2009 raggiunge quota 175 goal, superando Amedeo Amadei e diventando il miglior marcatore della Roma di tutti i tempi, entrando nella top 10 della classifica dei marcatori del campionato di calcio italiano.
Il 31 maggio 2009, in Roma – Torino ha messo a segno il suo 178° gol, eguagliando Giampiero Boniperti nella classifica dei marcatori del campionato di calcio al 9° posto. Anche dopo l’avvicendamento in panchina tra Spalletti e Ranieri, Totti continua a segnare raggiungendo il suo ex compagno di squadra Batistuta, a quota 184 goal e all’ottavo posto nella classifica dei cannonieri di sempre della Serie A. Il 16 dicembre 2009 prolunga il contratto con la Roma fino al 30 giugno 2014 e ottiene la garanzia di poter rivestire un ruolo tecnico all’interno della società.